Bambini

Che meraviglia, 2011
Pastello su carta, 50 x 50 cm

… protagonista è la rappresentazione. Una capacità essenziale che ci qualifica come esseri umani. Parte dai sensi, si sviluppa nella trasfigurazione fantastica, nella meraviglia della scoperta della vita, nel sogno, nel gioco, nella curiosità e nell’osservazione. Ritorna ai sensi e li riconfigura.

Attraverso la rappresentazione ci si ripensa, si impara il mondo e ci si trasforma …

Meraviglia e mutamento, 2010
Terracotta e rame
Bambina: 28 x 58 x 16 cm
Libellula: 114 cm

La gioia di vivere , 2012
Pastello su carta, 50 x 50 cm

 

La gioia di vivere, 2012
Terracotta, 86 x 28 x 15 cm

Il sogno prende vita , 2011
Pastello su carta, 50 x 50 cm

Il sogno, 2011
Terracotta e rame
Bambina: 13 x 56 x 22 cm
Farfalla: 16 x 8 cm

 

Lo sguardo , 2012
Pastello su carta, 50 x 50 cm

C’era una volta un giardino dove tutti i bambini del mondo si incontravano per giocare, condividere le loro sensazioni e i loro desideri, superando le barriere e le divisioni, facendo amicizia e a volte bisticciando…

Questa volta è tutti i giorni e questo giardino è dappertutto nel mondo perché ogni bimbo guardando negli occhi un’altra bimba o un altro bimbo, che cosa vede? Vede un altro bimbo e nient’altro, vede chi come lui o lei sente la meraviglia della scoperta della vita, si chiede il perché delle cose e delle persone, prova a creare se stesso.

Lo sguardo, 2011
Terracotta
66 x 17 x 20 cm

Svegliati , 2012
Pastello su carta, 50 x 50 cm

La sfida, 2012
Terracotta e rame
Bambina: 28 x 58 x 16 cm
Dragone: 87 x 56 x 25 cm

 Queste opere sono frutto di un percorso che ho scelto di concepire come un ciclo in cui sono protagonisti i bambini. I bambini che imparano ad essere umani, i bambini che insegnano ad essere umani. Provo a interpretarlo come un nuovo inizio. Sono state per me molto significative le elaborazioni che Dario Renzi e la corrente Utopia socialista vanno facendo da un po’ di anni a questa parte per esempio sulla coscienza umana e sull’emergere della stessa, sulla ricerca del bene che prima la nostra specie, sulle capacità simpatetiche e cooperative che proprio i bambini con il loro incedere ci dicono e ci insegnano.